sabato 24 dicembre 2016

Step 25

Chi sarebbe il beige se non ci fosse stato Edmond de Goncourt [Step1] , quel preciso codice Pantone [Step3] lo chiameremmo forse con quel nome? 

È una fredda sera d'autunno, lungo Via Po tira un vento gelido e non resta che tirare su il bavero dell'impermeabile e sentirsi un po' Humphrey Bogart a Casablanca [Step20], in realtà sei a Torino e stai andando al Reposi a vedere il nuovo film di Wes Anderson [Step7]. Tutti ti hanno sempre definito alternativo, i tuoi amici ascoltavano Black Hole Sun, invece te impazzivi per Beige Sunshine dei Dead Milkman [Step5].
Passi davanti alle fontane di Piazza Castello che nulla hanno a che vedere con quella di Trevi [Step22]. Si sa che la capitale sabauda adora il minimalismo, l’avanguardia e il design [Step16], le credenze popolari [Step8] non hanno fascino qui, anche i tuoi amici intellettuali vedono il mondo con l’occhio della scienza:
<Ehi, ma l’hai letto l’articolo sul nuovo tipo di tintura ricavato dalle mele? [Step6]> .
<No, ma ho sentito di un sensore per idrogeno che hanno brevettato da poco [Step17]>.
O quella volta in cui hanno discusso il nome IUPAC esatto da dare al NTDA [Step14], che non hai nemmeno ben capito cosa sia. Un po’ ti manca quel vecchio e caro mondo in cui i Radical Chic citavano versi di miti greci [Step4] per affermare la loro cultura superiore e dove le strane frequentatrici di vernissage 
acconciate con il Terzo Occhio [Step23] discutevano della moda sovietica [Step11degustando piatti etnici come l'hummus [Step12]
Finalmente arrivi al cinema, la fila alla biglietteria è stranamente corta, la cassiera è una tipa giovane, si nasconde dentro alla sua sciarpona di lana beige, Prima Classe [Step10]. Costo stimato circa €100. Fare la bigliettaia a quanto pare è redditizio quasi quasi lasci il tuo lavoro da catalogatore alla galleria d'arte. Che poi se dovessi maneggiare pezzi del calibro di Munch andrebbe anche bene, invece maneggi vecchi manifesti pubblicitari [Step15] e quadri di gente con nomi strani tipo Filadelfo Simi [Step18].
Nell’ abecedario [Step9] del tipo strano annoveri alla F la parola Fumetti [Step13] e alla S la Scandinavia [Step21] e i loro protagonisti dalla lingua dura e gutturale [Step2].
Scorrono ormai i titoli di coda del film,come di questo blog, pensi che l’anatomia [Step19] delle opere di Wes sia il colore e la simmetria, ripercorri la nuvola [Step24] di parole e pensieri che hai creato stasera e capisci una cosa, che Torino non è grigia, sei tu a dargli la sfumatura che vuoi, e questa sera Torino è beige.

giovedì 22 dicembre 2016

Step 24





Come oggetto rappresentativo del beige ho scelto un caldo maglione di cashmere perché ha in sé l'origine del colore, ossia la lana, e rappresenta le caratteristiche principali di questa sfumatura: calore, neutralità e sobrietà.

martedì 20 dicembre 2016

Step 23

Un punto di beige


Tutti hanno visto almeno una volta il Tilaka, il tipico segno colorato posto sulla fronte degli indiani, ma pochi sapranno che non è solo un pallino rosso.
Quest'ultimo è usato nella cerimonia del matrimonio per segnare il passaggio della donna da nubile a moglie. Ma i Tilaka vengono usati anche nelle cerimonie di benvenuto per ospiti di riguardo o in riti religiosi dove il sacerdote segna il fedele.
In questo contesto esplodono i colori e le forme, utilizzando materiali diversi,del Terzo Occhio a seconda della tradizione di appartenenza.
Nella Nimbarka sampradaya, devoti di Visnu, si usa l'argilla del lago sacro Gopi Kunda che una volta essiccata assu
me le tonalità del beige.

lunedì 19 dicembre 2016

Step 21

The Beige Man



 Come da tradizione il beige è nuovamente protagonista di un poliziesco, ma questa volta i ruoli si sono invertiti, non è più il detective ma il colpevole.
L'investigatrice Irene Huss, sulle tracce di un auto rubata scopre il corpo nudo ed esangue di una ragazza.
L'uomo beige, il protagonista del delitto, sarà forse l'ex poliziotto in pensione proprietario del mezzo rubato?
L'ispettore Huss addentrandosi nel traffico sessuale, troverà la risposta.








martedì 13 dicembre 2016

Step 22


Una fontana di beige

La Fontana di Trevi è uno dei monumenti più conosciuti di Roma, alta 26,30 m e larga 49,15, eroga quotidianamente 80.000 metri cubi d'acqua.



La storia di questa fontana è molto lunga, il monumento che noi possiamo ammirare oggi è stato progettato da Nicola Salvi per volere di papa Clemente XII.
A donarle la sfumatura beige è il travertino, pietra calcarea tipica del Centro Italia, che costituisce la facciata e la scogliera.
Molte sono le sculture di marmo che arricchiscono l'architettura e molti sono i significati di queste figure.

lunedì 5 dicembre 2016

Solo un pregiudizio?

<Amore mi passi quella maglia beige?>
<No amore, ma non vedi che quella è khaki?Certo che voi uomini non sapete distinguere un colore da un altro!>

Sarà solo una credenza comune?
Quasi sicuramente sì, ma un fondo di verità c'è sempre, si sa.
Esiste infatti una patologia, se così la si può definire, per cui chi ne è affetto ha una capacità 100 volte maggiore di percepire i colori e le loro sfumature rispetto alle persone normali.
Di cosa stiamo parlando? Del Tetracromatismo.
Ebbene sì, il 12% delle donne è portatrice sana del gene, quindi maschietti arrendetevi: il beige non è khaki nè nient'altro!

giovedì 1 dicembre 2016

Associazione internazionale del colore

Metti caso che tu sia un ricercatore.
Metti caso che scopri un nuovo composto di un colore mai visto.
Metti caso che qualcuno ti chieda come si chiami quella sfumatura precisa?
Ovviamente non lo sai, non hai mai dato un nome ad un colore, non sai nemmeno da dove partire.
Fortunatamente esiste l' AIC- Associazione internazionale del colore- che si occupa di tutto ciò.

Step 20

Impermeabile come il beige

"Tira fuori il Mackintosh dal guardaroba!" si sarà sentito dire qualche uomo dalla propria moglie. 
Sorge spontanea la domanda: Perchè mai uno dovrebbe tenere un computer insieme ai vestiti? Semplice, perchè se nascevi agli inizi dell'800 pensavi ad abiti fatti di un tessuto impermeabile di lana brevettato a Glasgow da Charles Mackintosh da cui prende il nome.
La storia dell'impermeabile è lunga secoli, ma solo a partire dal XX secolo si diffonde in tutto il mondo la moda del cosidetto "Trench coat"  diventando uno dei primi capi d'abbigliamento unisex. 
Come dice il nome è un cappotto da trincea brevettato da Burberry nel 1912 per gli ufficiali inglesi.Per tale motivo i colori tipici sono quelli del mondo militare quali khaki, beige, verde militare.


Questo capospalla viene portato alla ribalta soprattutto grazie all'uso che ne facevano le celebrità hollywoodiane sia nei film sia nella vita quotidiana.
Casablanca
Tenente Colombo
Nell'immaginario collettivo l'impermeabile beige viene collegato alla figurata enigmatica di Humphrey Bogart e del Tenente Colmbo.









Ma l'autorevolezza, e con essa il colore proprio, di questo soprabito viene poi sdoganata da Audrey Hepburn e da molte altre stars.
Colazione da Tiffany